Udinese, Guidolin: "Contro il Chievo dovremo dare il 110%"

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CAT_IMG Posted on 10/12/2011, 20:03     +1   -1




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Conferenza stampa pre Chievo Verona per Francesco Guidolin nella sala stampa dello Stadio Friuli. Ecco le dichiarazioni del tecnico bianconero, riportate dal sito ufficiale del club friulano: "Non snobberemo il Chievo, abbiamo bisogno del 110% domani. Qualsiasi altra cosa è superflua, è inutile parlarne tanto. Dobbiamo dare il 110% di testa, di gambe e di cuore. La squadra la conosciamo bene, non smetterò mai di fare i complimenti al Chievo. Mimmo Di Carlo è un ragazzo a cui sono molto legato, ricordo bene il suo temperamento. So che la sua squadra va forte, so che è generosa e coraggiosa. Ripeto, se vogliamo fare bene dobbiamo dare il 110% di gambe, di testa e di cuore. Dobbiamo essere prudenti, perchè a Parma non abbiamo dato un gran segnale di maturità. Dobbiamo ancora crescere e migliorare, sappiamo che non dobbiamo mollare un attimo. Ad esempio il finale di gara di Milano contro l'Inter non mi è piaciuto: non c'è stato solo l'episodio di Ferronetti. Siamo stati attraversati da un'elettricità strana che a momenti non ci ha fatto perdere la partita. Torje? Sta bene, ha fatto allenamento con noi stamattina ed è tra i convocati. Domizzi, Pinzi, Ferronetti fuori domani pomeriggio? Io non mi lamento mai, penso ai giocatori che ho. Sono sicuro di avere sempre fatto così. Credo in questo modo di avere sempre responsabilizzato i giocatori che ho a disposizione e credo che questo mi debba essere riconosciuto. La chiave con cui affronteremo il Chievo? Ho una mia idea dal punto di vista comportamentale e dal punto di vista nervoso, ecco come li affronteremo. Nessun tatticismo particolare: ci vuole altro come ingredienti da mettere sul campo. Abdi alle spalle di Di Natale e un'altra punta? Proporre un 3-4-1-2 è una soluzione a cui sto pensando in generale per le prossime gare. Questa è stata una settimana di lavoro normale in cui abbiamo provato anche altri moduli rispetto al classico, ma questa è una soluzione che magari vedremo e che comunque, anche se brevemente, abbiamo già proposto in campionato, credo col Palermo. Tutte le gare ci hanno messo in difficoltà, ma la differenza dallo scorso anno è che ora ci conosciamo bene, ci conosciamo di più, io e il gruppo. Abbiamo una storia comune che ha un anno e mezzo di vita. Sanno cosa voglio dalla mia squadra e da loro. Fermiamoci qui anche perchè tutto il resto è al giudizio delle partite in successione. Ho comunque uno zoccolo duro di giocatori di cui mi fido molto. Io mi diverto se vinciamo e se vinciamo vuol dire che giochiamo bene. Non ricordo di avere ottenuto grandi risultati non giocando bene. Questo prevede un grande lavoro, la
mobilitazione di un sacco di cose: applicarsi, sapersi concentrare. Prima di divertirsi c'è
questo. Il lavoro deve essere fatto e condiviso da tutti ma il percorso è lungo e dispendioso. Nel campionato italiano c'è molto equilibrio. Il Milan si diverte, l'Udinese non può ancora pensare a questo. Barreto? Non l'ho ancora allenato. Cerco di stargli vicino, di parlare con lui. Spero rientri in gruppo il prima possibile, è un grande giocatore ma
prima di esprimere un giudizio devo allenarlo".
 
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